Cosa è corretto
a) E' in posizione corretta il fotografo che, per esercitare in regola la sua attività, apre una posizione fiscale apposita (od aggiunge come codice di attività secondaria, ad una già esistente, il codice Ateco 74.20.19).
Se i clienti sono pochi, ed il fatturato al di sotto dei 30.000 euro all'anno, può mantenere una posizione da libero professionista contribuente minimo forfaittario: le tasse si pagano in proporzione ridotta, la contabilità è molto semplificata, si pagano imposte solo se si hanno redditi, ed in diretta proporzione con i guadagni (niente studio di settore).
Indicazioni di come iniziare correttamente l'attività si trovano all'apposito mini-sito www.iniziare.org
b) E' in posizione corretta il privato cittadino che, solitamente in tutt'altre faccende affaccendato, si trova ad effettuare una prestazione occasionale, che deriva dal fatto che - per caso - qualcuno gli chieda una prestazione, sapendolo essere un bravo autore fotografo.
A fronte di queste collaborazioni, è possibile descrivere fiscalmente il compenso - fino ad un massimo di 5.000 euro all'anno - con una ricevuta per prestazione occasionale, soggetta a ritenuta d'acconto.
Attenzione, però: "occasionale" significa "che capita per caso".
Quando ci si organizza per ricercare e generare clientela, non si è più davanti ad una situazione "occasionale", ma ad una - pur se nascente - attività professionale (vedi il punto a), eventualmente di contribuente minimo.
Cosa non è corretto
c) Non è corretta la posizione di chi, sostenendo di fare ciò per hobby, diletto o soddisfazione personale, di fatto cerca attivamente clientela, innescando quella intenzionalità, organizzazione ed agire abituale che rappresentano una professione, anche se nascente, e non un fatto casuale, "occasionale", appunto.
Proporsi attraverso un sito internet o un profilo social non per - semplicemente - condividere e discutere la propria creatività, ma con l'esplicita o implicita sollecitazione di lavori commissionati, non ha nulla di occasionale, e nemmeno di amatoriale.
Anche se i lavori sono pochi, la natura della promozione in Rete con ricerca di clientela implica:
1) che l'offerta sia continuativa (ed ecco l'abitudinarietà);
2) che sia organizzata e finalizzata alla ricerca di clientela e committenza ;
3) che sia offerta ad una pubblico virtualmente senza limiti.
Attenzione: non ha senso - per la fotografia - parlare di "abusivismo", perché dal 1998 l'attività fotografica non è più regolamentata da leggi, concessioni o licenze specifiche.
Si tratta, invece, dell'esercizio di attività professionale dissimulandone la natura rilevante ai fini fiscali in generale ed fini Iva in particolare: è comunque un illecito, è comunque un'azione sanzionabile, è comunque un comportamento in spregio al sociale agire in comunità professionale.
Cosa chiediamo
Semplicemente, chiediamo che l'Amministrazione Finanziaria prenda atto delle dimensioni del fenomeno, sempre crescente e causa di perdita di gettito (da una lato) e di scoraggiamento e sfiducia (dall'altro), e lo faccia con una nota o risposta ufficiale, che possa essere utilizzata come mezzo interpretativo e guida.
Cosa puoi fare, se sei fotografo professionista
Due cose molto semplici, ma efficaci:
1) Fa conoscere questa documentazione (anche semplicemente tramite il link a questo mini-sito: www.sullafiducia.com) a tutti i colleghi fotografi professionisti con i quali sei in contatto, e che ritieni abbiano interesse alla materia. E' di importanza determinate che fra Colleghi si abbia le idee chiare su questo tema.
Va benone la condivisione tramite Facebook e Twitter, ma ancora meglio il contatto diretto con un'email ai colleghi a cui sei piu' vicino.
2) Sottoscrivi la petizione che accompagnerà la ripresentazione dell'istanza all'Agenzia delle Entrate.
Per farlo, bastano quaranta secondi (se digiti da una tastiera, anziche' da uno smartphone, ne bastano 30).
Cosa puoi fare, se non sei (ancora) fotografo professionista
Puoi documentarti più nel dettaglio dapprima alla pagina di approfondimento su questo tema, e poi all'apposito mini-sito www.iniziare.org